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150 grazie….sulle orme di suor Teresa!!

Esattamente 150 anni fa, Suor Maria Teresa Lega iniziò un nuovo cammino per accogliere tante povertà: materiali e spirituali.

La risposta al “bisogno di famiglia” si concretizzò con l’accoglienza delle prime tre bambine e poi fu un susseguirsi di aiuti tesi ad alleviare gli orrori della guerra, del razzismo, della dignità della donna.

Il suo cammino ha segnato una strada che arriva fino ad oggi! C’è ancora tanto bisogno di aiuto!      I tempi sono cambiati, la società, tra ricchezze materiali e tecnologie, si è evoluta, ma vecchie e nuove fragilità continuano ad abitare nelle persone.

Domenica 6 giugno siamo stati accolti  dalle suore nella “Casa” di Modigliana, divisi in gruppi abbiamo ripercorso in sette tappe i luoghi simbolo di suor Teresa.

Le suore ci hanno coinvolto in profonde riflessioni su temi importanti come: la fatica per tanti giovani di sognare un futuro, le difficoltà di integrazione dei migranti tra chiusure e nuove sfide, la dignità della donna spesso calpestata. Tra le fragilità anche la povertà spirituale e la solitudine. Quest’ultima spesso isola, impedisce nuove relazioni, crea una barriera che rende difficile un canale comunicativo aperto.

Il messaggio che arriva da lontano è che “insieme” si possono accogliere e contrastare con forza tante vecchie e nuove fragilità.

L’ispirazione della fondatrice partì da un piccolo paese per varcare i confini ed arrivare fino alle povertà della Colombia e del Mozambico.

L’impegno delle suore per l’aiuto agli altri è incommensurabile!  Precise ed organizzate nelle varie attività che svolgono, continuano ad essere per noi un grande esempio! Grazie.

Paola e Silvano

Memoria, gratitudine e ricerca di fragilità accolte che generano frutti di vita nuova, sono state il cuore che ha accompagnato e segnato il pomeriggio di domenica scorsa 6 giugno nella casa madre a Modigliana delle suore della Sacra Famiglia, in cui si è celebrato con gioia i 150 anni della fondazione della loro famiglia religiosa.

Un pomeriggio preparato davvero con cura attenta dalle carissime amiche suore, che insieme ad altri preziosi amici e collaboratori, hanno saputo trasmetterci, in una atmosfera giocosa e gioiosa, le tante ricchezze nate in questi anni, a partire dalle virtù umane e spirituali della loro fondatrice Suor Maria Teresa Lega, alle tante altrettanto meravigliose testimonianze di vita e di dono che le stesse suore hanno vissuto e ci hanno trasmesso e raccontato.

Un pomeriggio segnato da una gratitudine al Signore che nasce dall’aver saputo coltivare negli anni una visione attenta e accogliente di tutte quelle realtà più difficili e fragili che si celano negli angoli del mondo e attorno a noi, realtà che possono essere decisamente complesse e dolorose, che necessitano di educazione paziente del cuore, di cure e guarigioni fisiche e spirituali, ma che, una volta accolte e amate, diventano segni di speranza e rinascita per tante vite e volti concreti. Un pomeriggio in cui all’interno di una sola casa (perché la pioggia che scendeva copiosa non ha permesso di muoversi per le vie di Modigliana) si è potuto comunque viaggiare nel tempo ed in luoghi lontani del mondo, nutrendo il cuore di bellezza e di speranza che l’agire coraggioso dell’amore può generare fiumi di bene, di rispetto e di fecondità, perché il Signore può dare ogni giorno un nuovo pieno compimento a ciò che è stato, con l’opportunità sempre aperta di sentirsi integrati e riconciliati anche negli aspetti più dolorosi della propria storia.

Ripensando a questa domenica di gratitudine a Dio per il dono grande delle suore della Sacra Famiglia, viene da pensare allora che questa pioggia che ha segnato tutta la giornata possa essere vista con gli occhi nuovi con cui loro guardano al mondo e alle fragilità, ed essere segno del Signore di quella abbondanza di benedizioni e fecondità che scende copiosa sulla loro famiglia religiosa.

Monica

Partecipare alla giornata del 6 giugno è stata per me una bella occasione per conoscere meglio le suore della Sacra Famiglia, la loro storia e il loro instancabile impegno a manifestare l’Amore di Dio verso tutti ed, in particolare, verso i giovani e le persone in condizioni di svantaggio,  in Romagna e in altri paesi del mondo.

Veramente tanti sono i progetti di bene in cui le Suore sono impegnate e tanti i messaggi che veicolano con le loro vite.

La storia della madre Fondatrice, Suor Teresa Lega, mi ha particolarmente colpito.

Come è successo a diversi Santi, lei ha ricevuto una vocazione nella vocazione, ha vissuto due vite: la prima come suora di Clausura, la seconda come suora nel mondo.

Ha avuto la pazienza di aspettare tanti tanti anni prima di avere il permesso di uscire dal monastero per dedicarsi alla cura di giovani senza famiglia.

Aveva 57 anni, quando ha avuto il via libera. Un’età quasi da pensione che può portare a volte a smettere di avere sogni e di fare una vita attiva. Invece lei non si è mai arresa, non ha mai mollato e in età avanzata ha avuto l’energia e la forza di realizzare tanti gesti di cura e di spargere semi che portano frutto ancora oggi.

Un bellissimo esempio per tutti!

E’ sempre tempo per vivere una vita nell’Amore, non ci sono limiti di età!

Mariagiovanna

I colori dello Spirito

Ciao! Sono Chiara e voglio raccontarti l’esperienza dei colori dello Spirito.

Se hai intenzione di partecipare il prossimo anno, sappi che si ride come matti con queste suore.

 Comunque, si tratta di un weekend a La Verna nella casa d’accoglienza delle suore della Sacra Famiglia, svolgendo servizio, preghiera e incontri di spiritualità, il tutto in semplicità e fraternità francescana.

E poi tante battute, incontri con persone nuove, camminate nel bosco per raggiungere il santuario e i dintorni, giochi assieme alla sera, pulizia della casa per accogliere i gruppi che ci raggiungono. È proprio un bel weekend per staccare dalla solita routine e stare spensierati ( e rinfrescarsi anche un po’) assieme ad altri giovani e alle mitiche suore. E hai anche tutto il tempo per goderti il santuario! Sei ancora lì? Dai, il prossimo anno vieni anche tu, ti aspettiamo.

Pace & bene

Chiara


Nel fine settimana “I colori dello spirito” penso tu possa scegliere da quale colore farti condurre nel servizio, negli incontri e nell’aria che respiri. Quest’anno, nonostante il rosa sia il colore che più mi rappresenta, ho scelto di farmi condurre dal giallo, tendente al rosso. Giallo come il sole che ci ha accolto al monte Santo di La Verna e rosso come la nostra faccia dopo mezz’ora al sole nella pausa pranzo!
Giallo come il cartello “lavori in corso” per il servizio svolto insieme nella pulizia della casa per l’avvio dell’estate e l’arrivo dei gruppi. Giallo come la gioia che ha contraddistinto questi tre giorni, tra risate e scherzi. Giallo come il pallino del semaforo che indica “frena all’incrocio”, che è un po’ quello che abbiamo fatto in questi tre giorni, frenando alla fine dell’anno e prendendoci del tempo per stare con il Signore. E il rosso? Beh, rosso come l’amore… L’amore del Signore e di San Francesco che ci attendevano ai piedi del monte per salire con noi.

Anna

Due chiacchiere…con il Signore

Si è appena concluso il weekend passato con le amiche della “settimana donne”, in cui Dio non ha tardato a farsi vedere tra cose solite e cose nuove. Ci siamo ritrovate non più in seminario ma ci hanno accolto le suore della Sacra Famiglia, non siamo state insieme una settimana ma il tempo è stato condensato in un fine settimana; sono cambiate le modalità ma non la sostanza! Abbiamo parlato del potere che hanno le nostre parole, abbiamo parlato della Parola e abbiamo seguito il percorso delineato dalle varie voci nel libro di Rut, che sono diventate le nostre voci. Ci siamo ascoltate, ci siamo messe in ascolto e, come sempre quando ci si pone in questo atteggiamento Dio non fa mancare nulla! Nel prenderci cura le une delle altre, nel prenderci sul serio e nel volerci bene autenticamente ci siamo fatte specchi del volto di Dio che si prende cura, gratuitamente, di tutte noi con attenzione particolare. Come tante Noemi, affiancate dalle nostre Rut personali, cioè dalle nostre “benedizioni” fatte carne, lasciamo questo weekend con voglia di benedire la nostra vita per i regali che ci sono fatti, che ci siamo prese del tempo per notare e per cui abbiamo ringraziato. Torniamo alle nostre case facendoci voce delle donne di Betlemme, che alla fine del libro di Rut esclamano, autenticamente, “Benedetto il Signore”. Veramente Benedetto il Signore per le chiacchiere, che solo “chiacchiere” non erano, che abbiamo fatto in questo fine settimana, che hanno illuminato come un faro i momenti di grazia che abbiamo ricevuto, che ci sostengano anche in futuro e ci ricordino che Tu ci sei sempre, anche solo per due “chiacchiere”.