QUE DETALLE SENOR HAS TENIDO CONMIGO! Suor Chiara M.

QUE  DETALLE  SENOR  HAS  TENIDO CONMIGO…. “che attenzione, premura, Signore hai avuto con me…”  ve ne siete mai accorti come sia veramente vero questo? Anche nei momenti più grigi/bui !!!!  

Credo che questo  sia il tesoro che il Signore mi ha fatto riconoscere e che vorrei seguire fino ad entrarci dentro!

GRAZIE… alla mia mamma, nonna, famiglia tutta, che mi hanno nutrito di pane e di Gesù e hanno accolto, non senza qualche resistenza, le strade intraprese da ciascuno dei  figli .

FRATELLI : è uno dei doni più geniali che Dio ha inventato, quelli che sono arrivati prima, quelli che sono arrivati dopo,quelli che sono scout per sempre,  quelli inaspettati e quelli che incontro oggi alla porta. Vale anche per SORELLE  naturalmente, che poi sono l’allenamento alla Sacra Famiglia del cielo.

Vorrei imparare a guardare persone e cose non “dall’alto” di me, ma dallo sguardo di Dio; vorrei ALLEGGERIRMI di tutto quello che non solleva la mia e altrui umanità ; vorrei imparare l’aria del cielo mentre sono qui …

Abisso di felicità! Suor Lina

La mia è una storia abitata da tante sorelle che mi hanno aiutato e che ancora lo stanno facendo soprattutto con la loro testimonianza. Gli episodi iniziano dagli anni del collegio, a Cesena e che hanno segnato il mio cammino spirituale quando una suora mi ha fatto conoscere Gesù regalandomi il vangelo, che io non avevo mai avuto tra le mani e avviandomi alla preghiera.

Papa Francesco nell’ultima esortazione apostolica,“gaudete et exultate” dice:”Chiedi sempre allo Spirito che cosa Gesù si attende da te in ogni momento della tua esistenza e in ogni scelta che devi fare. E permettigli di plasmare in te quel mistero personale che possa riflettere Gesù Cristo nel mondo di oggi”(GE. 23). Soprattutto: “Voglia il Cielo che tu possa riconoscere qual è quella parola, quel messaggio di Gesù che Dio desidera dire al mondo con la tua vita” (GE n24).

Determinanti per me sono stati i punti luce che hanno non solo illuminato la mia vita e che fino ad ora mi accompagnano con il loro splendore e la loro forza.

Inizio da un canto del Gen rosso: T’ho trovato, sì t’ho trovato Signore, ti ho cercato e t’ho trovato Signore: ti ho sentito palpitare nel silenzio di una chiesa, nel respiro di una folla che ti ama … ti ho trovato nella gioia … Ti cerco e spesso ti trovo , nel dolore …In qualsiasi dolore sei tu che mi vieni a visitare, sono io che ti rispondo: eccomi Signore, eccomi Signore .…”

Successivamente la scritta su una immaginetta mi ha marcato, è stata ed è ancora forza e luce nella vita:”Essere amati da Dio, che abisso di felicità..”

Nel Maggio 1972  (novizia del II anno) trascorsi una notte in ospedale per vegliare il babbo e aprendo la bibbia lessi:”Chi dice di rimanere in lui, deve anch’egli comportarsi come Lui si è comportato.”1 Gv 2, 6) E’ mi dissi: bello, prezioso e determinante, ma ce la farò?. Signore aiutami!

Poi ricordo spesso quanto Madre Giuditta Bucci mi ripeteva , ma che subito non ho capito:”Ciò che ti è di più caro offrilo al Signore, se non vuoi perderlo”(cfr Gen 22)

Sono seguiti alti e bassi, slanci e cadute: quello che però non mi ha mai abbandonato è stata la fiducia in Gesù e nel Suo AMORE che  sempre si è manifestato nella Sua palpabile  e rocciosa fedeltà.

Nel 1982 ho scritto il mio eccomi:

Un fremito di paura!Lasciare, potare, spogliarsi di tutto ciò che non sei Tu!

E’ la tua parola che taglia; è la tua parola che spoglia, , è la tua parola che dà forza .

E tu inesprimibile PRESENZA mi sei accanto e teneramente mi incoraggi al dono!

Via, via tutto semplicemente; vuoi che oggi semplicemente goda della Tua presenza, gusti alla tua ombra il tuo Amore che si fa misericordia, tenerezza e perdono!

Poi “T’ho trovato, Signore, nel respiro di una folla che ti ama …”(1996-2014).

“Lasciati trasformare, lasciati rinnovare dallo Spirito, .. e così la tua preziosa missione non andrà perduta. Il Signore la porterà a compimento anche in mezzo ai tuoi errori e ai tuoi momenti negativi, purché tu non abbandoni la via dell’amore e rimanga sempre aperto alla sua azione soprannaturale che purifica e illumina” (G.E 24).

Questi sono stati anni luminosi, anni impegnativi, anni di fatica , ma anche di consolazione e soddisfazione per la collaborazione offerta da tante sorelle e di altre persone che la provvidenza ha posto nel mio cammino

Nel 2014, all’inizio del  capitolo generale, due segni hanno illuminato la nuova tappa di vita: mani giunte e una piccola zolla di terra sulla quale era spuntato un nuovo germoglio.

Cosa mi volevano dire? Senz’altro il primo mi invitava ad ascoltare Dio nella preghiera; il secondo mi chiamava a un cambio radicale di vita e ad un nuovo inizio. Non è stato facile individuare ed iniziare un nuovo cammino per “permettere a Lui di plasmare quel mistero personale che possa riflettere Gesù Cristo nel mondo di oggi”. (G.E n 23) “Signore, cosa vuoi che io faccia in questa nuova tappa della vita?

Ricevere la foto di quel verde germoglio mi ha fatto capire che il cammino non termina mai , che Lui ha bisogno di noi fino alla fine e ci accompagna con la sua grazia e il Suo Amore:”essere amati da Dio che abisso di felicità …”

“DESDE SIEMPRE TU”. Suor Sindy

Si tuviera que describir en una palabra mi camino de consagración, mi vida con el Señor… diría TERNURA, es el sentimiento y la manera como siento que Él me ha tratado, con la cual ha entrado en mi vida desde niña, paso a paso con detalles delicados y sencillos que fueron atrapando mi corazón… Años después me cautivo la vida de Francisco de Asís y así mismo la vida sencilla, alegre, transparente de las hermanas que me hicieron conocer la comunidad… el rostro sereno de sor Fernandita, la alegría de sor Gloria, la tranquilidad de sor Anita.

Desde entonces han pasado algunos años y la vida me ha sorprendido con tantas cosas maravillosas, me ha sorprendido con tantos regalos, con tantas alegrías, con el amor de tantas personas, con tantas experiencias nuevas, me ha sorprendido también con el dolor… pero me ha sorprendido mucho más el Señor que como el primer día no deja de hacerse sentir con ternura, no deja de hacerme sentir que en cualquier momento y en cualquier situación es siempre Él que sostiene, que acaricia, que calienta el corazón… porque siempre ha sido Él!

Entonces dando una mirada a mi vida puedo decirle a Jesús: “DESDE SIEMPRE TU”.  Y por eso comparto estos versos escritos días antes de mi primera profesión religiosa en el año 2006… para decirle al Señor que desde siempre ha sido él, ha estado él!

Cuando apenas germinaba la vida ya estabas Tú,
como tierna brisa que el rostro acaricia,
como suave susurro que al oído llega, 
como inquietante misterio que toca la vida.

Y han pasado los años y sigues estando,
como tierna brisa, como suave susurro,
como inquietante misterio.

Y pasarán los años y seguirás estando,
me seguirás buscando, 
me seguirás llamando,
me seguirás amando.
Y pasará la vida,
y amando seguiré intentando 
que sigas estando.

IL SIGNORE E’ BUONO E MISERICORDIOSO! Suor Giacinta

Qual è il brano del Vangelo che più fa vibrare il tuo cuore?

Il figlio prodigo sperpera tutto, ma quando ritorna c’é il Padre li pronto ad accoglierlo di nuovo. Questo mi fa pensare quanto il Signore é buono e misericordioso con noi e soprattutto con me.

Che cosa ti ha colpito delle suore della Sacra Famiglia quando le hai conosciute?

Ricordo ancora che il mio confessore mi consigliò di andare a lavorare dalle suore di S. Caterina… ci rimasi 9 anni facendo vari servizi, mi ero un po’ affezionata, ma non era scattato in me quella scintilla che mi faceva decidere della mia vita. Poi conobbi le suore della Sacra Famiglia e fui accolta a braccia aperte. Mi colpì tanto l’accoglienza che ricevetti insieme alla semplicità e giovialità. In quelle circostanze decisi di voler appartenere al Signore in quella famiglia religiosa.

Qual è il servizio svolto che ricordi con più affetto e gioia?

Il lavoro nel laboratorio di scarpe (per 5 anni), con le ragazze l’ho fatto con passione e amore. Poi il servizio di infermiera negli ospedali, mi piaceva stare con gli ammalati e gioivo quando si riprendevano.

STARE CON I BAMBINI MI FACEVA STARE BENE! Suor Celina

Sono vissuta in una famiglia molto religiosa leggendo libri sacri, rimasi colpita dai primi cristiani martiri:   “guardate come si amano” . Mi sono sempre sforzata su questo aspetto, di dare il buon esempio.

Fino a 13 anni ho vissuto in casa ho frequentato le suore di un altro istituto…. dal loro esempio ho imparato l’accoglienza, il dialogo, “erano tutte di Dio” e questo mi attirava molto. Avevano inventato le gare del catechismo e altre attività con l’ Azione Cattolica.

Vedendo le suore nella vita del quotidiano, nella semplicità e soprattutto il loro essere felici, é scattato in me il desiderio di consacrarmi al Signore. Ho conosciuto le suore della Sacra Famiglia attraverso due bambine che studiavano dalle suore e anche loro aspiravano alla vita religiosa.

Ricordo con più affetto e gioia il lavoro nella scuola materna che ho iniziato da novizia ed ho portato avanti fino a quando ho potuto. Lo stare con i bambini mi faceva stare bene, mi sentivo a mio agio e stavano bene anche loro. Ho fatto tutto con gioia e senza risparmio, e sono stata contenta di servire i più piccoli, i prediletti di Gesù.

In quale figura della Sacra Scrittura sei ritornata durante il corso della tua vita ?

S. Paolo, gli Atti degli Apostoli, lì dove ho sempre incontrato la pratica del Vangelo che fa conoscere proprio Gesù.  Il suo apostolato nella predicazione per far conoscere Gesù.

In quale immagine ti senti più rappresentata?

In un fiore, la viola, perché é quella che sta nascosta, ma emana un grande profumo. Ho preso spunto dalla viola per la mia vita nell’umiltà.

25 anni di grazia! Suor Esperanza

Sono entrata a far parte della congregazione nel settembre del 1989 e quest’anno ho celebrato i 25 anni di vita consacrata.
Questi anni di vita consacrata mi hanno dato la possibilità di vivere diverse esperienze significative ed importanti per la mia vita; ho vissuto momenti felici, altri meno sereni e alcuni di crisi. La maggior parte delle mie difficoltà a livello comunitario sono state per non aver risolto bene alcune crisi e difficoltà che non erano state chiaramente identificate.
Ringrazio il Signore perchè ho incontrato direttori spirituali saggi che mi hanno aiutato nei momenti di difficoltà e tra questi, c’è suor Angela, a cui tengo in modo speciale e che mi ha orientata e accompagnata nei vari momenti della mia vita; anche mia madre ha giocato un ruolo importante col suo esempio di fede, ha sempre avuto una relazione speciale con il Signore, una relazione intima e questo è stato per me un esempio di fede e di perseveranza.

Nelle diverse esperienze pastorali che ho vissuto, ho speriementato la costante presenza del Signore che è stato la mia guida. I diversi ruoli che ho assunto dentro la congregazione, mi hanno aiutata a crescere come persona, a comprendere e vivere con sempre maggior consapevolezza i voti, in particolare l’obbedienza.
Lungo il corso della vita ho avuto anche tante opportunità di formazione accademica che mi aiutano a svolgere i servizi che mi vengono chiesti e per questo dono prezioso ringrazio Dio. La realizzazione di una fraternità allegra e serena è sempre stato un obiettivo molto importante e questo mi ha fatto vedere come una persona esigente e rigida nell’adempimento degli orari e delle attività programmate.

Dopo la mia professione religiosa sono stata un anno a Duitama, dopo il quale sono tornata nella casa di formazione di Bogotà per intrapendere gli studi accademici, dal 1993 al 1999. Nel 1999 sono andata a Roma, per continuare la formazione spirituale e frequentare la scuola per formatori. Questa tappa della mia vita è stata una delle più difficile della mia vita.

Dopo il periodo in Italia, sono tornata a Duitama per più di un anno e insieme ad altre due sorelle mi è stato chiesto di aprire la casa ad Armenia Mantequilla en Caldas (Colombia). Questo periodo è stato ricco di esperienze. Nel 2005 sono tornata a Duitama dove ho lavorato a scuola come psicologo, e dal 2008 al 2012 ho fatto parte della fraternità di Villavicencio dove ho avuto esperienze arricchenti. Mi è stato chiesto poi di vivere la missione in Mozambico, dove sono rimasta fino al 2018. In questi anni penso di aver fatto una sintesi della mia vita e questa esperienza insieme a quelle vissute in precedenza mi ha aiutato a crescere un po’ di più, sono stati segnati dall’essenzialità e mi hanno aiutato a dare un valore diverso a tante cose, per relativizzare alcune cose che mi sembravano importanti e dare valore a ciò che penso sia veramente essenziale.

Sono consapevole che il cammino di conversione è ancora lungo ma ringrazio Dio per i passi fatti, passi che mi hanno portato ad amare sempre più Lui e la Congregazione.
Sono contenta di essere tornata in Colombia, il lavoro che sto facendo mi piace, e desidero dare il meglio nel servizio che mi è stato chiesto. Consapevole che non mancheranno difficoltà, mi affido alla grazia di Dio che continuerà a guidarmi e accompagnarmi nel cammino.

Entré a la congregación en septiembre de 1989, este año celebre mis 25 años de vida consagrada. En estos años de consagración he vivido diferentes experiencias significativas para mi vida; he pasado por momentos de gran felicidad y por otros no tan serenos, de crisis internas. La mayoría de mis dificultades a nivel comunitarias han sido por no haber resuelto bien algunas crisis y dificultades que no habían sido individuadas claramente. Gracias a Dios he contado con directores espirituales, sabios que me han ayudado a comprender el origen de algunas de mis dificultades. Entre estas personas destaco de manera especial a Sor Ángela que me ha orientado y acompañado varios años de mi vida y por quien siento un afecto especial, también mi mamá ha jugado un papel especial debido a su fe, su ejemplo, ella es una mujer que tiene una relación íntima con el Señor y ha sido un eje para que yo siga adelante con fe y perseverancia.
En las diferentes experiencias pastorales he experimentado la presencia constante del Señor que ha sido mi guía. Los diferentes roles que he asumido dentro de la congregación, me han ayudado a crecer como persona a entender y vivir mejor los votos especialmente el de la obediencia.
Gracias a Dios a lo largo de mi vida he tenida grandes oportunidades de formación académica que han sido base para desempeñar mejor los roles asumidos. La vivencia de una vida fraterna alegre y serena han sido una de las cosas que me han preocupado y esto me ha hecho ver como una persona exigente y rígida en el cumplimiento de los horarios y de las actividades programadas.
Después de mi profesión religiosa estuve un año en la fraternidad de Duitama, después de esto regrese a la casa de formación para realizar mis estudios universitarios, desde el 93 al 99. En el 99 fui a Roma hice un tiempo de formación espiritual y después participe en la escuela para formadores, pienso que esta larga etapa de formación académica ha sido una de las más difíciles de mi vida.
Cuando llegue de Italia estuve más de un año en Duitama, después fui con otras dos hermanas a Fundar una casa en Armenia Mantequilla, fue un periodo rico de experiencias, en el 2005 regrese a Duitama, donde trabaje en el colegio, del 2008 al 2012 estuve en Villavicencio, donde tuve experiencias enriquecedoras; del 2012 al 2018 estuve en Mozambique, donde creo que he hecho una síntesis de mi vida y esta experiencia junto con las vividas anteriormente me han ayudado a crecer un poco más a relativizar algunas cosas que me parecían importantes y darle valor a lo que pienso que es verdaderamente esencial. Sé que me falta mucho camino por recorrer y que el camino recorrido me ha ayudado a amar y valorar cada vez más a Dios y a mi congregación.
Ahora estoy contenta de regresar a Colombia, el trabajo que estoy haciendo me gusta, estoy entusiasmada y deseosa de seguir dando lo mejor, consciente que no faltaran las dificultades y mucho menos la gracia de Dios quien me seguirá guiando y acompañando en este camino de caídas y levantadas.

Rapido Duitama! Suor Fany

L’idea della vocazione religiosa è nata il 6 luglio del 2000 nel tempo delle vacanze dal lavoro. Ero ragioniera da 11 anni, e all’età di 29 anni come qualcosa di inatteso arrivo un’idea un po’ folle.

Sinceramente non aveva senso pensare alla vita consacrata, perché mancavano pochi mesi al matrimonio, in più sono una persona molto indipendente ed ero certa di non poter fare i voti e di riuscire a vivere in una comunità. Avevo tutte le ragioni per credere che quell’idea non aveva senso ma allo stesso tempo mi dava un profondo sentimento di gioia e pienezza.

Ma ecco alcuni dettagli in più della storia:

“Era un periodo di crisi, dove stavo per accettare di sposarmi ma questo non era quello che desideravo veramente. Pensavo che Dio esisteva e che poteva aiutarmi ma di fatto non volevo ascoltarlo. Ma Lui, non so spiegare come, mi ha portato al convento delle domenicane di Santa Caterina di Siena (Duitama). Una monaca di clausura mi ha accolto, mi ha ascoltato e abbiamo parlato dell’amore di Dio. Mi ricordo queste parole: “Pensa a ciò che ha vissuto Lui, l’unico fedele, che ti guarda con occhi di misericordia.” Da questo momento ho incominciato ad avere un po’ più di luce e qualche giorno dopo incontrai le suore del “Cortijo” (suore francescane della Sacra Famiglia).

È incominciato così un tempo di speranza e redenzione che si avvicinava a me attraverso l’incontro con queste suore. Per grazia di Dio ho avuto varie conversazioni aperte e trasparenti su di me. Ricordo: la tenerezza dello sguardo di suor Fernanda, le parole che richiamavano la chiamata alla conversione di suor Eletta, l’abbraccio affettuoso di suor Daniela (in visita in Colombia), il sorriso della giovane Chiara; che furono per me gesti e segni dell’affetto di Dio.

Viaggiai verso Bogotà per andare a conoscere la comunità formativa e vedere come vivevano le suore. Conoscevo bene Bogotà, perché mi piaceva andare in giro per comprare abiti e altro. Quando arrivai alla casa, mi accolsero con sorpresa perché non fu una visita annunciata e non sapevano del mio arrivo. Ricordo che c’erano suor Angela, suor Catia e alcune novizie. Del giorno passato con loro ricordo una conversazione fatta di domande e risposte, e una partita a pallacanestro, nella quale fui marcata a vita con una cicatrice su un dito.

Durante il periodo di discernimento mi sono resa conto che lasciare il mio lavoro, il mio fidanzato, i miei amici, la mia famiglia, le mie sicurezze era una grande grazie che mi rendeva più libera. Ero libera di scegliere la via della consacrazione, ero libera di scegliere anche se il mondo mi diceva che era meglio altro, ero libera di scegliere tra cose buone. È per questa libertà, che oggi, sento che Dio mi ama come figlia e che Lui non si stanca di stupirmi con le suore vie che non sono come le nostre vie. Come dice il salmo 115: “Cosa renderà al Signore per quanto mi ha dato?”

È da 18 anni che cammino in questa strada. Ho molto per cui ringraziare il Signore, la fondatrice Maria Teresa Lega, ogni sorella e tutte e persone con cui sto condividendo il carisma. Ho vissuto molti momenti stupendi e meravigliosi che Dio ha desiderato donarmi, insieme a momenti più difficili. Credo che ogni uomo cerca di amare ed essere amato. La vita non ha senso senza amore! Dio mi ha chiamato per vivere al suo fianco, per condividere gli interessi del Regno ed è questo che da senso alla mia vita consacrata.

La idea de una vocaciòn religiosa surgio un 6 de Julio del 2000 en el tiempo de vacaciones laborales, me desempenaba como auxiliar contable por 11 anos; emocionante increible, una locura algo que me tomaba por sorpresa a mis 29 anos algo inexperado. Sinceramente no tenia mucho sentido para mi estaba a pocos meses de formalizar una relaciòn (matrimonio) y pensar hacerme consagrada ? Nunca habia conocido a nadie en tal situaciòn y que desperdicio de tantos esfuerzos !!.Ademàs soy muy independiente;seguro que no podia hacer los votos: Pobreza,Castidad y obediencia y vivir en comunidad con otras mujeres.Si me estaba dando todo tipo de razones por las que todo esto no tenia sentido, pero al mismo tiempo tenia un profundo sentimento de alegria y plenitud.

Podran leer algo del inicio y de la continuidad:

 “En un periodo de periferia existencial de mi vida, donde formalizar una relaciòn no era lo mas adecuado ni lo que verdaderamente yo deseaba  y donde pensaba que Dios pudiese existir y pudiera ayudarme de hecho no queria sentirlo hablar, no se como El mismo me ha llevado al convento de las Dominicas de Santa Catalina de Siena (Duitama), una monja de Clausura me recibio y me hablo del amor de Dios y luego de escucharme me dijo: “Pese a las circunstancias que vives El es el unico fiel y que te ve con ojos de misericordia”….Y asi  gracias a ellas empece haber un poco de luz en mi vida.Este fue el momento que Dios permitio para que al otro dia conociera a las hermanas del Cortijo (Instuto Lega Hermanas de la sagrada Familia).Un tiempo donde reconozco la virtud de la esperanza y el valor de la redenciòn  a traves de las hermanas. Este dia tuve una conversacion muy abierta y trasparente de mi ser y hacer. Dios hace verdaderos milagros y conmigo continua  haciendolos recuerdo: la mirada de ternura de sor Fernanda,  la escucha y palabras de llamada hacer un camino de conversion por parte de Sor Electa,El abrazo de afectuoso de Sor Daniela(que por este tiempo estaba de visita en Colombia), la sonrisa de la joven Clarita fueron signos y  gestos caricia de Dios.

Pasaron dos dias y decido viajar a Bogota a conocer la casa de formaciòn para ver como vivian las hermanas S.F. (despues de superar muchos peros por parte de sor Electa ).A la llegada a la capital que por cierto conocia porque con frecuencia me gustaba ir a  pasear y a comparar ropa y reloj. Me recibieron con sorpresa digo asi, pues nadie unos dias antes habia oido hablar de una joven de Duitama que iba hacer una visita que todavia continua, las novizias de ese entonces y las hermanas sor Angela y Sor Catia recibieron a la joven extrana que habia llegado a la casa de Duitama y que ahora estaba con ellas en Bogotà, el 8 de Julio transcurre un tiempo de conversaciòn preguntas y respuestas  luego me dispongo para jugar un hermoso partido de baloncesto que jamas olvidare pues una de las hermanas “Moralitos”me marco en el juego con una pequena herida en el dedo menique, al mirar mi dedo ahora esta cicatriz es la que me permite hacer siempre memoria de mi llegada al convento.    

Al dicernir la vocaciòn me di cuenta de que era libre al poder dejar en cierto modo mi trabajo, mi novio, mis amigos,mi familia mi seguridad economica, alfin y al cabo todo esos son regalor recibidos. y elegir un compromiso como consagrada; libre para elegir algo a pesar de lo que “el mundo”considera mejor,libre de elegir una cosa entre otras buenas es por ello que celebro que soy una hija muy querida de Dios y que El nunca se cansa de darme oportunidades LOS CAMINOS Y DESIGNIOS DE DIOS NO SON LOS NUESTROS como dice el Salmo 115 : Como pagare al Senor todo el bien que me ha hecho y me continua haciendo.

Hace 18 años que estoy ! Tengo mucho que agradecer a Dios por este camino que Él me regaló, a nuestra fundadora Maria Teresa Lega y cada hermana de la congregaciòn y a las personas con quienes he compartido mi servicio apostolico porque sin ellas no tendria sentido un carisma.

 Sin duda he vivido muchos momentos maravillosos, estupendos, grandiosos, que Dios me ha concedido. He pasado por momentos difíciles a lo largo de mi formación Y consagraciòn Considero que todo hombre busca amar y ser amado. ¡La vida no tiene un sentido sin el amor! Dios me conquistó y me llamó para vivir a su lado, para compartir sus intereses del Reino, y es eso lo que da sentido a mi vida religiosa.

Fany cordon  (Alias rapido Duitama)

CON AMORE COME UNA MAMMA COL SUO BAMBINO! Suor Edvige

A quale fiore ti paragoneresti?

Alla rosa perché ha molto profumo e quando mi avvicino al Signore mi dà il senso di essere una persona profumata vicino a Lui. Però ci sono anche le spine, ma Lui mi aiuta a superarle ocn il suo amore e la sua misericordia che è sempre grande.

Qual è il gesto di Gesù che ha toccato di più il tuo cuore?

Il perdono all’adultera perché vedo che anche nella mia vita qualunque cosa faccia se mi rivolgo a Lui….è sempre pronto a perdonarmi e amarmi come prima.

Qual è il brano del Vangelo che più fa vibrare il tuo cuore?

Quando il Signore dice: “Senza di me non potete fare nulla”. Ecco, anche io vedo che senza di Lui non posso fare niente e devo stare attaccata alla Roccia che è il Signore.

Cosa ti ha colpito delle suore della Sacra Famiglia quando le hai conosciute?

Mi ha colpito in quasi tutte la bontà particolare che avevano quando ero bambina e ci educavano all’amore del Signore. Suor Fortunata in particolare essendo in un tempo di miseria forte lasciava il suo cibo per darlo a noi bambine povere.

Quale servizio svolto ricordi con più affetto e gioia?

A Sala di Cesenatico con le bambine orfane e piccole (3-4 anni) alla notte le assistevamo e le custodivamo a turno con amore come una mamma col suo bambino.

Cosa consiglieresti o suggeriresti per la vita?

Scegli il Signore, Lui non ti abbandonerà mai e la tua vita sarà sempre felice. Nelle prove Lui ti sa risollevare sempre.

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Pit stop….da Dio!!

Ecco qualche pensiero sparso, scritto durante un momento di riflessione, il sabato pomeriggio, dopo avere parlato, nell’incontro, di solitudine e silenzio: “…tutte le condizioni sono perfette adesso; perchè sono nel portico, e c’è pochissima gente qui perchè fa’ freddo. Quindi sono comodo in poltrona, e mi godo una bellissima pioggia di montagna…
In questo momento il sentimento che sento più forte in me è la gratitudine.
Voglio dire grazie per questi giorni…alle suore per questo ritiro.
Fà ridere il titolo, ma mi tocca ammettere che è azzeccatissimo: Pit Stop.
Mille volte grazie: ho riso fino a star male, ho condiviso tanto – come non facevo da tanto tempo, ho giocato come un bambino.
E poi mi ha dato l’occasione per “partire”: lasciare tutto e mettermi in cammino, per poi raggiungere la meta, con il cuore pieno di tutto quello sentito in viaggio.
E non è finita qui: oggi mi hanno dato anche la motivazione del mio viaggio: il perchè del mio desiderio.
Già, perchè abbiamo parlato di solitudine e di silenzio; dell’importanza VITALE di ritagliarsi questi momenti. Sembra complicato, ma si impara (aggiungo io), camminando…”.

Andrea