IL GERMOGLIO. Suor Claudia

Come figlia degna di nobili agricoltori ho imparato col tempo a leggere nella natura le meraviglie di Dio e una certa analogia con la mia vita.

Il seme caduto in terra quando incontra intorno a sé le condizioni favorevoli e trascorso il tempo necessario comincia a germogliare. Il seme ha in sé una potenza e una forza incredibile, e il germoglio così tenero e fragile ha la forza di rompere le zolle di terra, anche le più dure, per uscire alla luce, e di lì tutto il suo percorso fino a dare il suo frutto.

Così è stata la mia vocazione alla vita consacrata, ad appartenere a Dio in maniera tutta speciale.  Nata e cresciuta in una famiglia religiosa e numerosa (la 4° di 7 fratelli con nonni e zia per un totale di 12 persone) Direi che sin dall’ infanzia mi sono allenata alla vita comunitaria.

Le mura della parrocchia di Martorano hanno visto gli anni belli della mia infanzia e giovinezza. Poi gli anni passano, le sorelle più grandi si sposano e proprio in quegli anni ho cominciato a chiedermi seriamente cosa volevo fare della mia vita. Poi una serie di incontri: a capo di tutto Don Giorgio Zammarchi, che con la sua presenza semplice e testimonianza di uomo di preghiera, umile essenziale e carico di passione per i giovani, mi ha trasmesso questo amore per la parrocchia, e quello che ho ricevuto dalla parrocchia lo devo a lui; lo ha succeduto Don Gabriele Foschi;  poi suor Diana nel nostro gruppo e infine suor Lina. Tutta una serie di elementi questi per far sì che arrivino le condizioni favorevoli di cui accennavo prima mi hanno portato un po’ alla volta a focalizzare il mio sguardo e la mia attenzione su Gesù, alla Croce di Gesù, il perché Gesù era finito su quel “legno”!

Tutto questo mi ha scatenato una sana inquietudine dentro e ho cominciato a frequentare di più la Parola di Dio, Gesù Eucarestia e anche le suore della Sacra Famiglia che avevo conosciuto in parrocchia e che poi ho scelto, ma in realtà è Lui, il Signore che mi ha scelta per Amore e io ho solo risposto a questo Amore.

Iniziato il cammino di consacrazione, ricordo ancora che chiesi a Madre Laura se avevano missioni in Africa, lei mi rispose che no, erano presenti in Colombia, ma di non porre limiti alla Provvidenza, “chissà magari sarai proprio tu che aprirai una missione in Africa”. Fu proprio profetica!!!

Faccio un passo indietro: l’Africa, in realtà era quel seme gettato nel mio cuore già al tempo dell’infanzia, quando in quel tempo  P. Giorgio Biguzzi Missionario Saveriano, tornava dalla missione in Sierra Leone e a quei tempi si facevano riunioni familiari, in cui lui parlava della sua missione e proiettava le “antiche” diapositive. Tutte le zie e parenti seduti e noi piccoli per terra o sotto il tavolo. Non ricordo nulla di quello che disse allora, ma le immagini che proiettava e i suoi occhi carichi di passione e di amore per le persone e per quella terra sono un vivo ricordo nella mia mente, e che ha saputo trasmettere al mio cuore.

Quel seme, trascorso il tempo necessario è germogliato nel maggio 2006 in Mozambico grazie anche a P. Bruno Boschetti (Missionario Saveriano  anche lui)!!!