I colori dello Spirito 2019
Mentre scendiamo dal monte della Verna qualcosa in noi cambia. Lo Spirito ha davvero la capacità di ravvivare i colori delle nostre vite.
La salita al monte per molti di noi è animata dal desiderio di trovare qualche risposta ai dubbi che ci inquietano. Ma non sempre si trovano le risposte, talvolta anzi si torna a casa con più domande di prima. Non per questo dobbiamo spaventarci. Scrive infatti Papa Francesco nell’esortazione apostolica Christus vivit : “(…) Questa sana inquietudine, che si risveglia soprattutto nella giovinezza, rimane la caratteristica di ogni cuore che si mantiene giovane, disponibile, aperto. La vera pace interiore convive con questa insoddisfazione profonda”.
L’animo umano infatti è inquieto finché non trova Dio e quello dei giovani ancora di più!! Stiamo infatti costruendo gradualmente un progetto di vita per mezzo di tentativi, di sperimentazioni, di slanci pieni d’entusismo e di retromarce sofferte!! Gesù Risorto ci chiama a prendere il largo senza restare ancorati alle comodità, ad amare senza troppi calcoli umani, ad uscire da noi stessi, ad accettare l’errore e il cambiamento. Questa è la cifra del nostro essere giovani: non una caratteristica anagrafica, ma un atteggiamento del cuore e un compito per noi stessi e per la società!
In questi giorni, guidati dalla preziosa presenza di suor Ornella, suor Nadia, suor Chiara F., suor Serena e frate Michele, abbiamo sperimentato la bellezza della condivisione nella preghiera, nel servizio, nel gioco, nello scambio reciproco che è sempre un grande dono. Tornando alle nostre case, non possiamo non chiederci “cosa faremo domani?”. Di certo non staremo fermi, continueremo a muovere i nostri passi nel cammino della vita. Cercheremo di ascoltare il nostro cuore e lo Spirito che dimora in noi, sempre alla ricerca di Lui. “L’amore di Dio infatti ci sprona e ci stimola, proiettandoci verso una vita migliore e più bella” e dobbiamo “perseverare sulla strada dei sogni (…). I sogni più belli si conquistano con speranza, pazienza e impegno, rinunciando alla fretta”, scrive sempre papa Francesco.
Anche se torniamo a casa con una più forte “inquietudine”, il nostro cuore “ha fatto il pieno” di speranza. Perché Cristo è amore, Egli vive e ci salva. Meditando queste tre certezze, ci sentiamo presi per mano e incoraggiati nel compiere le scelte importanti che delineano il nostro futuro, pensato come risposta ad una chiamata, non come autocreazione del sé. Ritrovare nella parole del papa e in quelle degli amici che hanno condiviso con noi questo percorso, le nostre stesse preoccupazioni, ma anche la nostra stessa carica, ci ha fatto sentire inanzitutto intimamente compresi, poi importanti e mai soli.
Grazie di cuore a Dio, alle nostre guide e a tutti noi.
Sara, Chiara F. e Sara